Introduzione
La crescita professionale è una delle tematiche più importanti nell’ambito lavorativo odierno[1]. In un mondo in continuo cambiamento, con l’emergere di nuove tecnologie, metodologie di lavoro e competenze, è fondamentale costruire un percorso di carriera solido e gratificante, che non solo soddisfi le proprie ambizioni, ma contribuisca anche al successo dell’azienda in cui si lavora. Ma come si costruisce un percorso di carriera che possa condurre a una crescita duratura e soddisfacente? Esploriamo insieme le strategie e i passi fondamentali.
INDICE DEI CONTENUTI
Cos’è la crescita professionale e perché oggi è una priorità per aziende e lavoratori
La crescita professionale è il processo attraverso cui un individuo sviluppa le proprie competenze, acquisisce esperienze nuove e progredisce nella propria carriera. Questo percorso non riguarda solo la promozione o l’avanzamento di posizione, ma implica anche una continua evoluzione personale e professionale, che porta ad una maggiore soddisfazione lavorativa, alla realizzazione dei propri obiettivi e al miglioramento delle proprie prestazioni.
Oggi la crescita professionale è una priorità per aziende e lavoratori per diverse ragioni. Da un lato, le aziende hanno bisogno di professionisti sempre più competenti e adattabili, in grado di affrontare sfide complesse in un ambiente in rapida evoluzione. Dall’altro, i lavoratori desiderano migliorare la propria posizione, acquisire nuove competenze e trovare maggiore realizzazione nella propria carriera. Un percorso di crescita ben strutturato favorisce il miglioramento delle performance aziendali e, al contempo, aumenta la motivazione e il benessere dei lavoratori[2].
Differenza tra crescita verticale e orizzontale
Nel contesto della crescita professionale, si parla frequentemente di crescita verticale e crescita orizzontale, due concetti che definiscono modalità differenti di avanzamento nel percorso professionale.
- Crescita verticale: si riferisce all’avanzamento gerarchico all’interno di un’organizzazione. Per esempio: dalla posizione di junior a senior, o da una posizione operativa a una dirigenziale.
Questo tipo di crescita è spesso associato a una maggiore responsabilità, a un aumento del salario e alla possibilità di prendere decisioni più strategiche. - Crescita orizzontale: si verifica quando un professionista acquisisce nuove competenze o esperienze in ambiti diversi da quello in cui è specializzato.
Non si tratta dunque di una promozione in senso stretto, ma di un ampliamento delle proprie competenze, che permette di diventare un professionista più versatile e preparato.
Ovviamente, sia la crescita verticale sia quella orizzontale sono importanti, e la scelta tra le due dipende dalle inclinazioni personali e dagli obiettivi di carriera di ciascun individuo.
Il bilancio delle competenze come primo passo verso l’evoluzione personale
Il primo passo per intraprendere un percorso di crescita professionale solido è fare un bilancio delle proprie competenze. Questo processo implica una valutazione accurata delle proprie capacità, conoscenze e aree di miglioramento. Il bilancio delle competenze consente di capire su quali aspetti concentrarsi per svilupparsi ulteriormente.
Durante questo processo, è importante riflettere su alcune domande chiave.
- Quali competenze possiedo già e in quali aree mi distinguo?
- Quali competenze mi mancano per progredire nella mia carriera?
- In quale contesto voglio crescere? Verticale o orizzontale?
Realizzare un bilancio delle proprie competenze consente di avere una visione chiara di sé, dei propri punti di forza e delle aree che richiedono un miglioramento. È un passo fondamentale per creare un percorso di carriera che sia in linea con le proprie ambizioni e potenzialità.
Come avviare un percorso di crescita professionale
Avviare un percorso di crescita professionale richiede innanzitutto la volontà di investire nel proprio futuro.
Se si desidera crescere all’interno della propria azienda, è fondamentale essere proattivi, chiedere feedback regolari, partecipare a progetti sfidanti e cogliere ogni opportunità di apprendimento. Un buon leader o manager è sempre pronto a supportare i propri collaboratori nel loro percorso di crescita, a condizione che vi sia un impegno reciproco.
All’esterno dell’azienda, invece, la crescita professionale può essere favorita da un continuo aggiornamento delle proprie competenze tramite corsi di formazione, workshop e certificazioni. Inoltre, partecipare a eventi e conferenze del settore permette di entrare in contatto con nuovi professionisti e fare networking. Ovviamente il primo modo di presentarsi al meglio a una nuova realtà è quello di scrivere un buon curriculum, il più possibile personalizzato in base al contesto.
In generale, le soft skill e le competenze di leadership sono cruciali per il successo in qualsiasi carriera, e il coaching aziendale può svolgere un ruolo fondamentale nel loro sviluppo. Un coach professionista aiuta a migliorare la comunicazione, la gestione delle emozioni, la risoluzione dei conflitti e altre competenze interpersonali.
Investire in un programma di coaching permette di affinare le capacità di leadership, gestire team in modo più efficace e affrontare situazioni di stress o cambiamento con maggiore resilienza. Queste competenze sono determinanti non solo per la crescita verticale ma anche per quella orizzontale, in quanto consentono di diventare un leader versatile e apprezzato.
Come definire un piano di carriera
Un piano di carriera ben definito è essenziale per orientare il proprio percorso professionale. Per definire un piano realistico e ambizioso, è necessario seguire alcuni passaggi chiave.
- Stabilire obiettivi chiari e misurabili
Identificare le proprie ambizioni professionali e definire obiettivi concreti che possano essere monitorati nel tempo. - Analizzare le risorse e le opportunità
Valutare le risorse a disposizione come la rete di contatti, le opportunità di formazione e le esperienze lavorative passate. - Essere realistici, ma anche ambiziosi
Non limitarsi a obiettivi facilmente raggiungibili, ma puntare a sfide che possano spingere al miglioramento costante.
Un buon piano di carriera deve essere un equilibrio tra ciò che è possibile raggiungere nel breve termine e ciò che rappresenta una vera e propria ambizione per il futuro, e si basa su pilastri imprescindibili.
- Mindset: positivo, proattivo e orientato all’apprendimento continuo.
- Formazione: deve essere vista come un’opportunità costante di miglioramento e crescita.
- Visibilità: all’interno dell’azienda è importante prendere l’iniziativa, farsi vedere coinvolti e proporre soluzioni innovative, mentre fuori dalla propria azienda è fondamentale fare networking.
L’importanza della valutazione del percorso professionale
Valutare periodicamente i propri progressi è fondamentale per non perdere di vista gli obiettivi prefissati. La valutazione deve essere basata su parametri oggettivi, come l’acquisizione di nuove competenze, il raggiungimento degli obiettivi di performance e l’evoluzione del proprio ruolo all’interno dell’azienda.
Il modello SBI, un classico semplice ma efficace, è sempre molto utile come base per strutturare i feedback.
- S di Situation
Bisogna avere ben presente la situazione in cui si è vista e ascoltata la persona su cui è necessario dare il feedback. E bisogna anche scegliere con cura la situazione, il contesto, in cui viene effettivamente dato il feedback. - B di Behaviour
Bisogna saper descrivere con cura il comportamento specifico che si è osservato e su cui si vuole concentrare il feedback: più si è vaghi, meno si riuscirà a essere efficaci. - I di Impact
Questo è il commento vero e proprio: il momento in cui bisogna essere molto precisi su quale sia stato l’impatto, positivo o negativo, del comportamento che si è osservato.
Le aziende più virtuose nella crescita professionale
Da 5 anni esce la classifica “Top Companies di LinkedIn”[3] che elenca le 25 aziende che offrono le migliori opportunità di carriera in Italia.
La creazione della lista si basa su 8 fattori.
- Capacità di avanzamento: monitora le promozioni dei lavoratori all’interno di un’azienda e i trasferimenti in nuove aziende, in base alle qualifiche standard.
- Aumento delle competenze: considera come i lavoratori dell’azienda acquisiscono competenze durante il periodo di impiego, sulla base delle competenze standard di LinkedIn.
- Stabilità aziendale: monitora i tassi di abbandono nel corso dell’ultimo anno, nonché la percentuale di dipendenti che rimane in azienda per almeno tre anni.
- Opportunità esterna: considera la strategia di contatto dei recruiter nei confronti dei lavoratori dell’azienda e indica la domanda di lavoratori provenienti da tale azienda.
- Affinità aziendale: esamina il volume di collegamenti su LinkedIn tra i dipendenti, considerando le dimensioni dell’azienda, per misurare il grado di supporto della cultura aziendale.
- Diversità di genere: misura la parità di genere all’interno di un’azienda e delle sue consociate.
- Background formativo: considera la varietà dei livelli di istruzione tra i lavoratori, da nessuna laurea fino al possesso di un dottorato, indice dell’impegno ad assumere un’ampia gamma di professionisti.
- Quantità di dipendenti nel Paese: considera il numero di dipendenti dell’azienda nel Paese per individuare le aziende che offrono un ambiente lavorativo variegato e più opportunità di avanzamento e networking.
Vediamo le prime 10 posizioni della lista:
- Accenture
- Prysmian
- Salesforce
- Intesa Sanpaolo
- EY
- UniCredit
- Amazon
- STMicroelectronics
- Eli Lilly and Company
- Leonardo
Conclusioni
In sintesi, costruire un percorso di carriera solido e gratificante richiede impegno, autovalutazione e azioni concrete. Ecco una checklist pratica per iniziare.
- Fai un bilancio delle tue competenze
- Stabilisci obiettivi chiari e realistici
- Sviluppa competenze attraverso corsi e mentoring
- Chiedi feedback regolari
- Partecipa attivamente alla vita aziendale
Fai networking e aumenta la tua visibilità.