Introduzione
I giovani tra i 18 e i 34 anni non sono più contenti “solo” di uno stipendio fisso: il 72% di loro vuole un lavoro che li soddisfi a 360°, che permetta loro di esprimersi, di avere un impatto significativo sul mondo e soprattutto di lasciare spazio alla propria vita privata[1]. Ed ecco quindi che si arriva a parlare del celebre, ricercato, agognato Work Life Balance, ovvero l’equilibrio tra la vita lavorativa e quella privata, troppo spesso sbandierato senza una reale consapevolezza di come raggiungerlo.
Il tema del Work Life Balance è diventato un argomento sempre più centrale[2]: le modalità di lavoro moderne, in particolare il lavoro da remoto o “smart working”, come lo chiamiamo in Italia, e l’uso dei dispositivi mobili hanno aumentato la possibilità di “essere sempre connessi”, riducendo di fatto i confini tra la vita professionale e quella privata. Questo fenomeno ha avuto un impatto diretto sulla produttività dei dipendenti e sul loro benessere psicologico. Infatti, il mancato bilanciamento tra il lavoro e la vita privata può portare stress, burnout e una sensazione di insoddisfazione, che influiscono negativamente sulla performance individuale e sul clima aziendale.
INDICE DEI CONTENUTI
Un buon equilibrio tra lavoro e vita privata, al contrario, è strettamente legato a una maggiore produttività, soddisfazione lavorativa e ambiente di lavoro più sano[3]. Le aziende che promuovono politiche di Work Life Balance, come orari flessibili o opportunità di lavoro da remoto, riescono a trattenere i talenti, ridurre l’assenteismo e creare una cultura aziendale positiva e inclusiva. Questo non solo migliora la vita dei dipendenti, ma porta anche vantaggi tangibili in termini di risultati aziendali.
Work Life Balance: che cos’è?
Il concetto di Work Life Balance si riferisce alla capacità di un individuo di gestire efficacemente il proprio tempo tra le responsabilità professionali e quelle personali, senza che una delle due sfere abbia un impatto negativo sull’altra. Non va confuso con il semplice “avere più tempo libero”. Sebbene avere tempo libero sia certamente un aspetto del Work Life Balance, la vera sfida sta nel saperlo organizzare in modo che i momenti di lavoro non invadano la vita privata e viceversa.
Il Work Life Balance è sempre più riconosciuto come un fattore cruciale per il benessere generale e la soddisfazione lavorativa. L’importanza di raggiungere un sano equilibrio tra lavoro e vita privata ha acquisito rilevanza man mano che gli ambienti di lavoro moderni si sono evoluti e con l’aumentare della consapevolezza del legame che c’è tra salute mentale e produttività.
Diversi fattori influenzano la capacità di un individuo di raggiungere un equilibrio tra lavoro e vita privata, tra cui il carico di lavoro, le responsabilità personali e i progressi tecnologici.
Le strategie per coltivare un buon Work Life Balance includono l’impostazione di confini chiari, la priorità al self-care, la gestione efficace del tempo e la creazione di una rete di supporto. Gli individui sono incoraggiati a comunicare efficacemente le proprie esigenze, a prendere pause regolari per il relax e a utilizzare strumenti che aiutino a gestire sia i compiti legati al lavoro che gli impegni personali. A loro volta, le aziende possono giocare un ruolo fondamentale nell’implementare modalità di lavoro flessibili, politiche generose di congedo retribuito e culture aziendali che favoriscano il benessere dei dipendenti.
Nonostante il riconoscimento del Work Life Balance come un aspetto vitale della soddisfazione dei dipendenti, i dubbi riguardo la sua attuazione persistono. Alcuni critici sottolineano come siano molti i casi in cui le aziende supportano in modo non adeguato l’equilibrio, richiedendo ai dipendenti disponibilità costante ed elevati standard di performance.
Inoltre, l’efficacia delle iniziative di Work Life Balance può variare significativamente tra diversi settori e contesti culturali, evidenziando la necessità di approcci su misura che affrontino le sfide uniche che i diversi team di lavoro devono affrontare.
Il Work Life Balance, infatti, implica un equilibrio dinamico e personalizzato che dipende dalle esigenze individuali e dalle politiche aziendali. Non esiste un modello universale che possa andare bene per tutti, ma piuttosto si deve intraprendere un processo di adattamento che deve tenere conto dei vari fattori della vita quotidiana: orari, impegni familiari, salute mentale e fisica, obiettivi professionali e, naturalmente, il contesto lavorativo in cui ci si trova.
Equilibrio tra lavoro e vita privata: modelli organizzativi
Esistono diversi modelli di organizzazione del lavoro che favoriscono una migliore armonia tra sfera professionale e privata[4].
- Orario di lavoro flessibile: consente ai dipendenti di scegliere quando e dove lavorare, pur rispettando gli obiettivi aziendali. Questo modello, particolarmente apprezzato in contesti di smart working, permette di ridurre il tempo perso in spostamenti e offre maggiore libertà nella gestione del tempo personale.
- Settimane lavorative corte: il carico di lavoro è concentrato in meno giorni, dando la possibilità ai dipendenti di avere più tempo per se stessi e per la famiglia. Questo approccio è stato adottato da alcune aziende con ottimi risultati in termini di produttività e soddisfazione del personale.
- Politiche di supporto per i genitori: molte aziende hanno iniziato a implementare politiche come il congedo parentale esteso, servizi di assistenza all’infanzia o orari flessibili per i genitori, riconoscendo che l’impegno familiare è una componente importante della vita di ogni individuo.
Strategie per raggiungere il Work Life balance
Raggiungere un sano equilibrio tra lavoro e vita privata richiede strategie mirate che rispondano alle necessità e alle circostanze individuali. Di seguito sono riportati alcuni metodi efficaci che le persone possono adottare per coltivare uno stile di vita equilibrato.
Stabilire confini chiari
Stabilire e comunicare confini chiari tra il lavoro e il tempo personale è fondamentale per evitare sovraccarichi e stress. Questo include la definizione di orari specifici per il lavoro e l’assicurarsi che il tempo personale sia rispettato e prioritizzato. Buone abitudini come spegnere le notifiche di lavoro al di fuori dell’orario di ufficio possono aiutare a rafforzare questi confini.
Delegare
Imparare a delegare compiti ai colleghi o ai collaboratori è una parte fondamentale per evitare di sovraccaricarsi. La delega consente di concentrarsi sulle attività a maggiore valore aggiunto e risparmiare energia, oltre che di far crescere e responsabilizzare le figure più junior.
Prioritizzare il self-care
Impegnarsi in attività di self-care con regolarità migliora significativamente il benessere e la salute mentale. Gli individui dovrebbero dare priorità ad attività che promuovano il rilassamento e la gioia, come fare esercizio fisico, praticare la mindfulness, coltivare i propri hobby e trascorrere tempo con i propri cari. Queste pratiche aiutano a ricaricare le energie e favoriscono un atteggiamento positivo.
Gestire il proprio tempo in modo efficace
Una gestione efficace del tempo è cruciale per ridurre lo stress legato al lavoro e per assicurarsi che le attività vengano completate entro gli orari lavorativi stabiliti. Le strategie possono includere la creazione di liste di cose da fare giornaliere, l’uso di calendari per organizzare impegni sia professionali che personali, e l’adozione di tecniche per minimizzare le distrazioni. La gestione del tempo può creare spazio per il tempo personale ed evitare che il lavoro invada la vita privata.
Creare una rete di supporto
Creare una rete di supporto tra colleghi, amici e familiari può fornire sia incoraggiamento psicologico sia la condivisione di strategie per gestire lo stress. Questa rete di supporto può facilitare discussioni aperte su sfide e soluzioni, migliorando la capacità di mantenere l’equilibrio.
Cercare aiuto professionale quando necessario
Se un individuo si sente sopraffatto dalle richieste del lavoro o della vita personale, cercare supporto da professionisti della salute mentale è un passo fondamentale. La guida professionale può fornire i consigli più utili per affrontare le problematiche che potrebbero ostacolare il raggiungimento di un equilibrio tra lavoro e vita privata.
Sottolineare un atteggiamento positivo
Concentrarsi su ciò che sta andando bene e coltivare una visione ottimistica può rendere migliore e più positiva ogni esperienza quotidiana, anche durante i momenti di viaggio per i pendolari. Impegnarsi in attività personali piacevoli, come leggere o ascoltare musica, può ulteriormente migliorare l’umore e la mentalità.
Un esempio di successo
Great Place to Work® è una società di ricerca, tecnologia e consulenza organizzativa che analizza gli ambienti di lavoro raccogliendo e approfondendo le opinioni dei collaboratori e la employee experience.
Quindi il suo obiettivo è partire dall’ascolto delle opinioni dei collaboratori per far crescere le aziende nel migliore dei modi, sviluppando una strategia di employer branding efficace[5][6]:
- l’azienda migliora seguendo anche i consigli dei dipendenti,
- l’azienda si costruisce così una reputazione positiva,
- l’azienda riesce a trattenere i suoi migliori talenti (che sono felici di lavorare lì) e ne attrae di nuovi,
- win win!
Ogni anno Great Place to Work® stila le sue classifiche, sia mondiali sia italiane, e per quanto riguarda l’Italia crea classifiche diverse a seconda della generazione, dell’area, dell’ambito, ma anche a seconda della grandezza delle aziende (10-49 dipendenti, 50-140, e così via fino a oltre 1000 dipendenti).
La classifica mondiale del 2024 riportava 25 aziende ed era presente anche un’italiana, al 23° posto: Chiesi, leader nell’ambito farmaceutico e delle biotecnologie.
In Chiesi, l’equilibrio tra lavoro e vita privata viene chiamato “Work Life Harmony” e ha un suo approfondimento nella sezione “careers” del sito, in cui si sottolinea molto l’importanza del “tempo”.
- Time-save services: to support personal life.
- Time for you: support for personal care and personal growth.
- Time for you and your family: support for parents, other family members and caregivers.
- Flexible time management: flexible arrangement of working hours.
Di certo Chiesi non avrà ottenuto questa certificazione focalizzandosi solo sul Work Life Balance, ma è sicuramente indicativo che dia così tanta importanza all’argomento.
Work Life Balance: consigli per migliorarlo
Riassumiamo quindi le prime cose che si possono mettere in pratica per migliorare il proprio Work Life Balance!
- Pianificare le giornate con un calendario chiaro che includa il tempo per il lavoro, ma anche per le pause e il tempo personale.
- Definire limiti chiari tra lavoro e vita privata, per esempio non rispondendo alle email di lavoro di sera o durante il weekend.
- Fare esercizi di mindfulness per ridurre lo stress, aumentare la consapevolezza dei propri limiti e migliorare così il proprio benessere psicologico.
Conclusione
Il Work Life Balance è essenziale per il benessere dei dipendenti e per il successo a lungo termine delle aziende: infatti, promuovere un buon equilibrio tra lavoro e vita privata porta benefici in termini di produttività, soddisfazione e fidelizzazione. È fondamentale quindi che le aziende adottino politiche flessibili e che i singoli dipendenti imparino a gestire il proprio tempo in modo efficace.
È importante tenere presente che non esiste un unico modello per tutti, ma un processo dinamico che va adattato alle esigenze di ciascuno.